Reflusso gastroesofageo

Area Gastrointestinale | Redazione

Il reflusso gastroesofageo (GER) è uno stato clinico ben noto, causato dalla temporanea risalita del contenuto dello stomaco nell’esofago.

Cause del reflusso gastroesofageo e alimentazione

Tra le cause più comuni del disturbo occorre citare le abitudini alimentari non equilibrate.

La tipologia dei cibi assunti gioca, infatti, un ruolo importante e definito nella patogenesi del reflusso.

Reflusso gastroesofageo: cibi da evitare

In particolare, il reflusso gastroesofageo è favorito dal consumo frequente di sostanze in grado di provocare un incremento dell’acidità gastrica come

  • cioccolato;
  • menta;
  • bevande gassate;
  • caffè;
  • ;
  • prodotti dietetici surrogati dello zucchero.

Reflusso gastroesofageo e patologia otorinolaringoiatrica

Recentemente è stata proposta una nuova associazione tra reflusso gastroesofageo e patologia otorinolaringoiatrica, che apre a interessanti possibilità diagnostiche e terapeutiche.

Ricordiamo, infatti, che le manifestazioni cliniche più frequenti in ambito ORL sono:

  • le laringiti croniche posteriori (aritenoiditi);
  • le artriti cricoaritenoidee;
  • la pachidermia laringea;
  • le epiglottiditi;
  • le faringiti croniche.

Reflusso gastroesofageo: sintomi

La sintomatologia è caratterizzata da:

  • tosse secca stizzosa;
  • disfonia;
  • senso di corpo estraneo in gola;
  • necessità di schiarirsi la voce costantemente;
  • a volte anche laringospasmo parossistico.

La causa di tale sintomatologia è da imputare proprio allo stimolo flogistico cronico dei succhi gastrici sulla mucosa laringofaringea. La regione interessata è quella posteriore laringea.

Esami per il reflusso gastroesofageo

All’esame obiettivo si nota:

  • iperemia;
  • edema della regione aritenoidea;
  • edema della regione mesoaritenoidea.

Con il perdurare e l’estendersi dell’infiammazione cronica, si possono avere anche delle alterazioni dell’epitelio di rivestimento con lesioni cheratosiche.

Con l’ausilio della rinolaringoscopia a fibre ottiche, è abbastanza semplice effettuare una diagnosi sull’area interessata.

Come si cura il reflusso gastroesofageo

Le terapie comunemente utilizzate per curare il reflusso gastroesofageo afferiscono a tre principali ambiti d’intervento:

  • alimentare;
  • logopedico;
  • farmacologico.

Terapia alimentare: dieta per il reflusso gastroesofageo

Intervenire sulla dieta è la prima strada terapeutica da intraprendere: è fondamentale adottare un regime alimentare equilibrato, che eviti alimenti in grado di essere fattori aggressivi esogeni ed elimini totalmente i cibi che aumentano l’acidità gastrica.

Ma non basta agire sul “cosa”, occorre essere attenti anche al “come”, bisogna cioè imparare a modificare la modalità di assunzione del cibo, per esempio:

  • aumentando gli atti di masticazione a ogni boccone;
  • eliminando il consumo di frutta durante il pasto serale, che potrebbe portare a fenomeni di fermentazione;
  • evitando l’assunzione di cibo poco prima del riposo notturno.

Terapia logopedica

La terapia logopedica mira, invece, a ristabilire una buona funzionalità delle corde vocali per tonicità e tensione. In presenza di lesioni organiche a carico delle corde vocali, si adottano spesso dei meccanismi di compenso che rappresentano uno sforzo vocale e la logopedia è utile per aiutare a recuperare un uso corretto della laringe.

Terapia farmacologica: farmaci per il reflusso gastroesofageo

Infine, la terapia farmacologica anti-reflusso si basa sull’impiego di:

  • farmaci antiacidi;
  • procinetici;
  • soppressori della secrezione acida gastrica.

La loro funzione è quella di diminuire la produzione di acidi e facilitare lo svuotamento gastrico.

Stiamo parlando di farmaci che implicano terapie lunghe e costose, dose-dipendenti e non privi di effetti collaterali come:

  • gli H2 antagonisti
    • cimetidina,
    • ranitidina,
    • famotidina,
    • nizatidina;
  • gli inibitori di pompa protonica e del sistema enzimatico idrogenopotassio adenosintrifosfatasi
    • omeprazolo,
    • pantoprazolo

Reflusso gastroesofageo: omeopatia e medicinali omeopatici

Attualmente, alcuni studi confermano come, nell’ambito di una patologia così frequente, l’utilizzo di medicinali omeopatici risulti positivo ed efficace. Interessanti sono anche:

  • l’assoluta assenza di fenomeni collaterali;
  • la facilità di assunzione dei preparati da parte dei pazienti;
  • il minor impatto economico.
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