Quando si parla di emorroidi ci si riferisce a varici delle vene del plesso emorroidario, la cui condizione è spesso complicata da:
- infezioni;
- trombosi;
- sanguinamento.
Emorroidi esterne ed emorroidi interne
Si possono distinguere due tipologie di emorroidi:
- emorroidi esterne, localizzate al di sotto della linea dentata e ricoperte da epitelio malpighiano;
- emorroidi interne, situate al di sopra della linea dentata e ricoperte dalla mucosa rettale.
Si formano, tipicamente, sui versanti anteriore e posteriore di destra e laterale di sinistra del canale anale.
Emorroidi: un disturbo diffuso che riguarda anche i bambini
Le emorroidi costituiscono una patologia molto comune, in particolare negli adulti, tanto che si stima colpiscano almeno una volta nella vita circa il 90% della popolazione.
Sebbene sia meno frequente, questo disturbo può colpire anche i bambini sia molto piccoli, sia in età scolastica fino all’adolescenza. Le emorroidi nei bambini possono presentarsi con tutti i sintomi tipici che si riscontrano anche negli adulti.
Emorroidi: cause
L’eziologia del disturbo è multifattoriale e tra le cause scatenanti concorrono fattori di natura:
- costituzionale come
- spossatezza,
- limitata elasticità delle pareti venose,
- problemi circolatori;
- ambientale tra cui
- stili di vita,
- stati di gravidanza,
- lavori particolarmente pesanti,
- sport che prevedono un grande sforzo fisico.
Inoltre, possono influenzare la comparsa di emorroidi alcuni aspetti patologici come:
- processi infiammatori cronici nella regione anale;
- debolezza congenita del tessuto connettivo;
- malattie tumorali;
- abuso di lassativi;
- stasi ematica nella regione anale.
Emorroidi e alimentazione
Allo stesso modo, l’alimentazione, ricopre un ruolo fondamentale e può contribuire all’insorgere del disturbo. È sicuramente da evitare una dieta non equilibrata:
- con uno scarso apporto di fibre;
- povera di liquidi;
- contenente cibi irritanti;
- che comprende bevande alcoliche.
Lo stesso discorso vale per l’attività fisica: l’assenza di movimento non è sicuramente un buon alleato per il benessere dell’organismo e può favorire la comparsa di emorroidi.
Come sono le emorroidi
Spesso le emorroidi sono asintomatiche, ma ciò nonostante possono causare:
- sanguinamento;
- protrusione;
- dolore.
La perdita di sangue, che accompagna le emorroidi e di solito si verifica dopo la defecazione, conduce raramente a un’anemia o a un’emorragia grave.
Le emorroidi possono:
- protrudere;
- ridursi spontaneamente;
- essere ridotte manualmente.
Emorroidi ulcerate e emorroidi trombizzate
Le emorroidi sono accompagnate da dolore, anche molto intenso, quando sono:
- ulcerate, edematose o strangolate (nella fase acuta dell’attacco);
- trombizzate, caratterizzate da una protrusione perianale.
Emorroidi interne e esterne: sintomi
Le emorroidi interne possono causare:
- produzione e fuoriuscita di muco;
- sensazione di evacuazione incompleta.
Mentre la presenza di emorroidi esterne può complicare la pulizia della regione anale.
Emorroidi: diagnosi ed esami
Per diagnosticare il disturbo bisogna sottoporsi a una visita medica con esame visivo dell’ano e della zona circostante. In alcuni casi può essere necessaria un’ispezione rettale, che andrebbe effettuata subito dopo la defecazione o un clistere. In caso di emorroidi non dolorose, l’anoscopia è l’esame più indicato per effettuare una corretta valutazione del disturbo.
Emorroidi: gradi del disturbo
A seconda dello stadio dei processi patofisiologici, si possono distinguere quattro differenti gradi dell’affezione emorroidale. Contemporaneamente occorre attribuire a questa classificazione anche un significato clinico, in modo da permettere un orientamento terapeutico.
Emorroidi: primo grado
All’esame proctologico le emorroidi dello stadio iniziale si presentano come un ingrandimento del corpo cavernoso rettale. Parallelamente a questo, è presente un’infiammazione della mucosa. Il sintomo dominante è l’emorragia emorroidale, riconosciuta normalmente solamente con la defecazione.
Di solito non vi è sensibilità dolorosa, poiché a questo stadio i noduli emorroidali sono localizzati a livello di regioni del canale anale relativamente insensibili.
Emorroidi: secondo grado
In caso di emorroidi di secondo grado, i noduli emorroidali si spostano nella mucosa del canale anale e si manifestano i seguenti sintomi:
- emorragie;
- dolori;
- bruciore;
- trasudamento;
- fastidioso senso di prurito.
Emorroidi: terzo grado
Al terzo stadio le emorroidi fuoriescono alla pressione dal canale anale per poi riposizionarsi spontaneamente. Nella maggior parte dei casi le emorragie diminuiscono, mentre persistono i dolori. In seguito alla compromissione della funzione di chiusura del corpo cavernoso modificato, si osservano secrezioni di muco.
Emorroidi: quarto grado
Le emorroidi di quarto grado prolassano e dopo pressione (defecazione, tosse etc.) possono essere riposizionate nel canale anale solamente manualmente.
Emorroidi: trattamento
In base alla classificazione dei gradi è possibile adottare misure terapeutiche adeguate.
Il trattamento medico delle emorroidi è indicato solamente nei primi due stadi, quando sono predominanti i sintomi di un’anite come:
- prurito;
- bruciore;
- dolore;
- secrezione delle ghiandole proctali.
Se la cura farmacologica delle emorroidi non dà i risultati desiderati dopo 10-14 giorni, vengono consigliati altri metodi, di solito chirurgici.
A seconda del quadro clinico i rimedi chirurgici per le emorroidi possono variare e includere:
- coagulazione a infrarossi;
- legatura elastica;
- escissione.
Nella fase pre o post-chirurgica sono anche consigliate, come terapia complementare, misure conservative come quelle utilizzate nel primo e nel secondo stadio
Emorroidi: rimedi naturali e terapia conservativa
La terapia conservativa delle emorroidi deve essere sempre associata alla rimozione o alla limitazione dei fattori scatenanti e si basa, in primis, sull’adozione di abitudini salutari come:
- modificare la dieta, per normalizzare l’evacuazione;
- astenersi da un consumo eccessivo di alcolici;
- effettuare una moderata ma continuativa attività fisica;
- evitare l’uso prolungato di lassativi.
Emorroidi: cosa non mangiare
Sono, inoltre, da evitare alimenti che possono irritare la mucosa anale come:
- le spezie;
- il caffè;
- la cioccolata.
Emorroidi: omeopatia
Un valido supporto per curare le emorroidi è, infine, sicuramente fornito dall’omeopatia. Alcuni medicinali omeopatici contro le emorroidi sono estremamente interessanti per la loro azione diretta:
- sul sistema venoso;
- sul fegato;
- sulla mucosa anale;
- sui tessuti cutanei perianali.